responsible credit
HOME   IMPRINT - ECRC   PRIVACY POLICY   SITEMAP   | ECRC IN THE MEDIA |
Search OK

 
Home
Workshop sulla responsabilità collegiale nei servizi finanziari. Organizzato da WEED il 13 e il 14 giugno 2006 a Colonia.
La liberalizzazione dei servizi finanziari e gli effetti sui paesi in via di sviluppo erano le tematiche principali del laboratorio nel quale sono intervenuti esperti dal Brasile, dall’ India, dai Paesi Bassi, dalla Gran Bretagna e dalla Germania, da NGO, dall’ Unione dei Lavoratori, da istituti indipendenti e dall’ autorità di supervisione tedesca BaFin.

Paesi come l’ India sono particolarmente interessanti per quanto riguarda il mercato finanziario. I Paesi industrializzati aspirano pertanto la liberalizzazione del mercato e a tale scopo il GATS, l’ accordo sui servizi finanziari, rappresenta il contesto principale. In quest’ occasione si sono discusse le funzioni e le possibilità del Codice di Condotta e il significato della Corporate Social Responsibility (CSR) per imprese multinazionali come Citigroup, HSBC e Deutsche Bank.


Achim Tiffe, dell’ Istituto per servizi finanziari, ha dato una panoramica del contesto legale e delle possibilità del Codice di Condotta. Anche se penalità e obblighi rigorosi non fanno normalmente parte di un Codice di condotta è comunque possibile inserirli. Ma la cosa più importante sembra essere il fornire da parte delle imprese maggiori informazioni sulla loro attività per la propria “Corporate Social Responsibility” (CSR).

L’ istituto per servizi finanziari vede nello sviluppo dei gruppi a basso reddito e delle “Community Reinvestment” una dei principali futuri punti d’ arrivo del settore finanziario. Tale settore dovrebbe infatti essere integrato per soddifare le primarie necessità dei suddetti gruppi a basso reddito e delle piccolo imprese. Il problema non sta molto nell’ acquisizione di controllo del settore bancario nazionale da parte di altre banche situate in paesi industrializzati bensì nell’ assenza di norme a tutela del consumatore e delle piccole imprese e a loro garanzia attraverso prodotti finanziari a loro favorevoli.

Kavaljit Singh, del Centro di Ricerca sull’ interesse pubblico di Delhi, ha dato un buon esempio di come evitare, tramite i servizi finanziari, la sotto offerta nelle zone rurali dell’ India. Per ogni nuova filiale in una regione urbana, le banche sono obbligate ad aprirne 4 in una zona rurale. Più di 500 milioni di indiani non hanno ancora un conto in banca, fatore che potrebbe aiutare a sviluppare i servizi finanziari nelle zone rurali. Attualmente l’ ammontare dei crediti rurali è in declino, ci sono infatti molti distretti dove il numero di banche è piccolissimo ed inoltre non esiste ancora un programma rigoroso per assicurare servizi finanziari adeguati nelle zone rurali. “Dall’ altra parte”, afferma Kavaljit Singh, “i programmi di microcredito sono in grado solo di attenuare ma non di soddisfare completamente i bisogni degli agricoltori, delle piccole imprese rurali e dei settori informali dell’ economia”. Perciò l’ Istituto per servizi finanziari opta per soluzioni, che devono essere trovate all’ interno del già esistente settore finanziario attraverso prodotti che siano alla portata di tutta la popolazione. Prestito responsabile significa infatti anche sufficienti infrastrutture e nuovi prodotti accessibili a famiglie con basso reddito

ID: 37665
Author(s): Achim Tiffe
Publication date: 16/06/06
   
URL(s):

More information about the workshop
 

Created: 20/06/06. Last changed: 31/07/06.
Information concerning property and copy right of the content will be given by the Institut For Financial Services (IFF) on demand. A lack of explicit information on this web site does not imply any right for free usage of any content.